LAVORO E SFRUTTAMENTO NON SOLO NEL SETTORE MODA
Oggi elegantemente vestita con un ABITO in un classico colore amaranto della collezione
FEMMELUXE ,al quale ho abbinato in modo inusuale una camicia MINIDRESS del medesimo brand vi voglio parlare del mondo del lavoro.
Non è un caso che io sia vicino ad un vagone treno da miniera, perchè questo è stato uno dei lavori più duri in cui lo sfruttamento e le condizioni di lavoro erano pessime. Lo sono tutt'oggi e nelle miniere ci sono i bambini a lavorare, così come nella produzione di capi di abbigliamento alla moda, anche qui ci sono i bambini, uomini e donne sfruttati.
Al di là dei soliti discorsi già ampiamente trattati, il messaggio che voglio mandare è che bisogna dire di no allo sfruttamento anche in Paesi liberi come il nostro, in cui esistono oggi lavori remunerati pochissimi euro all'ora e contratti co.co.co con scadenza mensile che non tutelano il lavoratore . Tutto questo tra l'altro riconosciuto come lecito dal datore di lavoro che usufruisce di quanto più mostruoso ci possa essere nel mondo del lavoro.
Tutto questo a me fa male, e per combattere questa piaga del sistema sociale, dobbiamo essere noi a rifiutare questo genere di impieghi che offrono in cambio un pugno di mosche! Questo è il pensiero che mi aveva espresso una anziana signora tempo fa e ragionando oggi posso dire che aveva assolutamente ragione.
Finchè ci saranno persone disposte a farsi sfruttare tutto questo troverà terreno fertile. Ognuno merita una vita lavorativa dignitosa così come la meritavano quei minatori che erano costretti a picconare per 15 e anche 20 ore al giorno, e la dignità la meritavano anche i lavoratori del Rana Plaza in Bangladesh, che lavoravano sfruttati per le grandi case di moda, e la cui vita non è stata risparmiata dai datori di lavoro di un disastro annunciato.
Questo soltanto uno dei grandi esempi di sciagura di questa piaga che alimenta un sistema malato e che va combattuta.
Io sono per la dignità del lavoratore e per la meritocrazia.
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WORK AND EXPLOITATION NOT ONLY IN THE FASHION SECTOR
Today elegantly dressed in a DRESS in a classic amaranth color of the collection FEMMELUXE, to which I have unusually combined a MINIDRESS shirt from the same brand I want to talk to you about the world of work. It is no coincidence that I am near a mine train car, because this was one of the hardest jobs where exploitation and working conditions were very bad. They still are today and in the mines there are children working, as well as in the productio n of fashionable clothing, here too there are children, exploited men and women.Beyond the usual speeches already widely covered, the message I want to send is that we must say no to exploitation even in free countries such as ours, where today there are paid jobs very few euros per hour and co.co.co contracts with a monthly deadline that do not protect the worker. All this, among other things, recognized as lawful by the employer who benefits from the most monstrous there can be in the world of work. All this hurts me, and in order to combat this scourge of the social system, we must reject this kind of use which offers a handful of flies in return! That is the thought that an old lady expressed to me some time ago and, thinking today, I can say that she was absolutely right.As long as there are people willing to be exploited, all this will find fertile ground. Everyone deserves a dignified working life just as those miners who were forced to pick up for 15 and even 20 hours a day deserved it, and the dignity also deserved it by the workers of the Rana Plaza in Bangladesh, who worked exploited for the big fashion houses, and whose lives were not spared by the employers of an announced disaster.This is just one of the great examples of the disaster of this scourge which is fuelling a sick system and which must be combated.I am for the dignity of the worker and for meritocracy.