Moschino, una storia pop e di innovazione che continua
ancora oggi
Moschino è uno di quei marchi che rimarrà per sempre
impresso nella storia del mondo della moda e che sicuramente resterÃ
protagonista anche delle sue pagine future. Ci sono ancora tante parole che
questo brand made in Italy deve scrivere al loro interno, e la morte del suo
fondatore Franco Moschino non fermerà certo questo processo di crescita. L’avvento
di Jeremy
Scott sembra per altro non aver cambiato nulla, restano e resteranno
ovviamente le caratteristiche fondanti del marchio come ad esempio il suo
carattere pop: il nuovo direttore creativo, però, ha chiaramente dimostrato di
non voler vivere di luce riflessa, ma anzi è stato in grado di dare
un’ulteriore spinta verso la modernità e l’innovazione. Un elemento e un valore
che, fra le altre cose, lo stesso Franco amava far proprio da sempre.
La storia
del marchio Moschino
Il brand venne creato nel 1983 da Franco Moschino, uno stilista che aveva avuto modo, già prima dell’apertura di un suo atelier, di mettere in risalto la propria bravura lavorando per un grande marchio come Versace. Franco, che comunque amava definirsi più un “pittore” che uno stilista, ebbe in particolare una geniale intuizione che seppe rendere grande e unico il suo brand: rivisitare il mondo dell’alta moda e dei capi sartoriali prendendoli e prendendosi in giro, esibendo collezioni vivaci e spesso provocatorie fino allo stremo.
Ma non fu solo questo il grande punto di rottura dello
stilista rispetto alle altre grandi maison: un altro fattore che rese unico
questo marchio fu sicuramente quello di cercare in tutti i modi di andare
incontro anche agli uomini e alle donne di tutti i giorni, lanciando delle
linee “cheap”, economicamente alla portata di tutti (era il 1985, con la linea
“Cheap & Chic”) che seppero dare alle sue collezioni un’universalità mai
raggiunta prima. Fu proprio a partire da quegli anni che per lui arrivò infatti
il successo internazionale, con l’apertura di boutique anche a Londra dov’era
possibile ammirare vestiti e accessori iconici delle sue migliori collezioni come ad
esempio le intramontabili borse Moschino, e la decisione, azzardata e
decisamente non convenzionale, di ritirare le proprie collezioni dalle
passerelle (1991). Dopo la morte di Franco (1994), la direzione creativa venne
assegnata prima a Rossella Jardini e poi a Jeremy Scott (2014), al quale ad
oggi è stato affidato il compito di incarnare lo spirito storico del marchio.
L’ultima
collezione
Originalità , gusto pop e meraviglia non sono infatti
mancate nemmeno al debutto del marchio Moschino in questo 2019, avvenuto a Roma
con una
sfilata in omaggio al grande Fellini. Un vero e proprio spettacolo andato
in scena prendendo temporaneamente in prestito lo studio 10 di Cinecittà , una
location che da sola basta per spiegare tutte le intenzioni creative di Jeremy
Scott. La collezione ha saputo ancora una volta stupire e incantare gli
spettatori, ispirandosi a cult del calibro di 8 e Mezzo, La Dolce Vita, Roma e
ovviamente Satyricon, il tutto senza però rinunciare a quello spirito creativo
tipico del brand Moschino e capace di tradurre il talento di Fellini in un modo
ancor più estroso e fantasioso. Basti pensare ai modelli ispirati alle
cortigiane veneziane, con le loro gonne stavolta molto corte, e alle giacche
militari abbinate ai mini dress con le frange.
C’è tanto dello spirito di Franco Moschino in questa
collezione: un’iniziativa che dimostra come sempre l’attenzione del brand alla
propria storia, ma anche al futuro.