LA DINASTIA GUCCI
Gucci e il suo impero fanno sognare così come la sua collezione che si distingue e fa parlare di sè, e pensare che tutto possa nascere dal nulla, dalle fatiche di qualche antenato che in famiglia dal nulla ha costruito un impero e guadagnare maestosità , sembra un'impresa impossibile.
Se a Natale c'è stato un motivo valido per andare al cinema affrontando la tensione per la situazione covid -19 sicuramente è stato quello di andare a vedere House of Gucci, e non tanto per andare a vedere il dramma di questa storia assurda ma per respirare la gloria di questa famiglia e i loro successi nel settore moda.
Non è mai bello andare a curiosare nella vita privata delle persone, e ho letto che la famiglia non è affatto contenta di tutto questo, ma quando il tuo cognome diventa un eco in tutto il mondo forse qualche condivisone pubblica la dobbiamo !
Da grande fan della moda da sempre ho sempre avuto l'occhio attento sulle vite pubbliche e professionali degli stilisti che hanno vissuto e vivono il mio tempo, per cui la parte triste di questo caso di cronaca la conoscevo già .
Il cast è il motivo che sta attirando nelle sale cinematografiche appassionati e non della moda, anche perchè tra i più giovani non tutti conoscono la storia di questo delitto su commissione che ancora oggi fa riflettere.
Dopo aver guardato il film sono andata ad approfondire con video intervista reali i vari personaggi, a parte la Patrizia Reggiani che conosco perfettamente per aver seguito tutte le notizie di cronaca al momento dei fatti, gli altri membri non li conoscevo affatto e curiosa di conoscere meglio questa famiglia e il carisma dei vari componenti , devo ammettere di essere rimasta affascinata dalla loro eleganza di personalità , caratteristica che poco ritrovo nei membri del jet set in questi tempi moderni.
Ho apprezzato Lady Gaga nei panni di una Reggiani ben interpretata anche se credo mancasse quel tocco di finezza che Patrizia ha acquisito nel suo essere donna ricca e nel suo vivere gli ambienti di lusso mentre è stato lasciato spazio alla sua smania da arrampicatrice sociale.
Adam Driver nei panni di Maurizio Gucci credo abbia rispettato al meglio il personaggio discreto timido e di classe del reale rampollo della famiglia moda ed anche lui merita sicuramente.
Al Pacino al qualche è stato dato il ruolo di Aldo Gucci non mi ha fatto impazzire perchè il vero Aldo è un uomo molto raffinato e credo molto più intraprendente di quanto non si veda in House of Gucci, lui aveva fiuto per gli affari e questo nel film è chiaro.
La storia della famiglia mi ha sicuramente catturato, per come è stata in grado di imporre il suo nome nel mondo, le dinamiche famigliari meno, certo si sa che laddove ci sono interessi economici non c'è umanità .
Le mie aspettative per questo film erano altissime ma devo ammettere che non è stato un film che mi ha lasciato a bocca aperta non mi ha fatto dire wow e in realtà , in certi passaggi, l'ho trovato addirittura noioso. Forse mi sarei aspettata di vivere con più suggestione la parte dedicata al lusso e alle dinamiche moda ma io tutto questo non l'ho trovato e forse era questo l'obbiettivo concentrare la trama su questa donna e la sua sete di potere.
La nota che stona è che per come sono andate le cose, ora nessun membro della famiglia Gucci è proprietaria del marchio, nuovamente tutto si distrugge in nome del dio denaro.
Staremo a vedere se il film e gli attori saranno meritevoli di premio Oscar sono curiosa.
E voi lo avete visto?